lunedì 1 settembre 2008

leggendo pasolini

il consumismo è una forma assolutamente nuova,rivoluzionaria del capitalismo,perchè ha dentro di sè elementi nuovi che lo rivoluzionano:la produzione di beni superflui in scala enorme e quindi la scoperta della funzione edonistica.la scoperta della funzione edonistica fa si che questo capitalismo nuovo,questo nuovo assetto sociale,non voglia più avere poveri, ma voglia avere benestanti che possano consumare,vuole avere dei bravi consumatori,non bravi cittadini.

Nessun deserto sarà mai più deserto di una casa,di una piazza,di una strada dove si vive millenovecento settanta anni dopo Cristo.
Qui è la solitudine.
Gomito a gomito col vicino,vestito nei tuoi stessi grandi magazzini,cliente dei tuoi stessi negozi,lettore dei tuoi stessi giornali,spettatore della tua stessa televisione, è il silenzio.

2 commenti:

vicaryo ha detto...

anche a me aveva scioccato qualche tempo fa la bruciante attualità di cose scritte da pasolini, il quello spettacolo che mi era piaciuto da morire 'na specie di cadavere lunghissimo. e la mente oscilla fra il pensiero che 'lui' fosse un genio precursore dei tempi e quello invece che 'noi' siamo veramente incapaci di leggere ciò che ci accade attorno, se non a posteriori, molto a posteriori.

v.

lamella ha detto...

ho incominciato a leggere pasolini dopo un articolo di repubblica che parlava del suo film "la rabbia" riesumato da qualche archivio e mai visto perchè ai tempi considerato un fallimento e ora in proiezione a venezia.anche lì ci si chiedeva se pasolini fosse un profeta o se l'italia fosse tornata al conformismo bigotto degli anni '50-'60. io più leggo più mi indigno e mi spavento.